Cinzia

Cestino

Di che tipo? Della carta straccia.  Bastasse prendere il calendario e buttarcelo dentro per dimenticare tutto il dolore, i ricordi che affiorano sempre a tradimento.  Mi sembrava un atto non solo necessario bensì liberatorio.  Dopo qualche secondo l’ho ripreso in mano perché sentivo il bisogno di toccare per un’ultima volta i grandi fogli patinati. L’ho … Leggi tutto

In una stanza, di primo mattino

Mobiletto in noce; centrino ricamato beige e marrone; fruttiera arancione con pere e mele mature; due piattini: uno bianco e uno colorato; carica del cellulare; saturimetro; cellulare vecchio; farmaci vari; vaso bianco con piccole decorazioni; foto di papà; rose gialle secche e impolverate; quadro di pannocchie; quadro di sentiero in Valchiusella (forse); quadro piccolo veduta … Leggi tutto

Ci sono momenti.

Non ho mai gradito così tanto come oggi la convenzione del tempo. Sono consapevole che è un flusso continuo ma ho idealmente bisogno di tirare una linea netta che, almeno in parte, mi dia la possibilità di pensare con un passo e un respiro diverso. Ho atteso il cambio dell’anno per fare cifra tonda: tre … Leggi tutto

Festa del lavoro

Primo maggio: festa del lavoro. Quello vero, quello che richiede fatica, sia essa fisica o intellettuale.   Se si è fortunati, quasi sempre remunerato su base mensile; in ogni caso con certezza e regolarità.  La scrittura non appartiene a questa categoria, se non per la fatica sia fisica che intellettuale. Ma non esiste, secondo me, … Leggi tutto