Tutto è iniziato da una piccola poltroncina rossa, accanto ad un’altrettanto piccola biblioteca di legno bianco con il ripiano in alto di color arancione laccato.
Se non riuscite ad immaginarmi è sufficiente guardare la foto che mi ritrae a sinistra.
Cosa c’entra tutto questo? Quell’angolo di casa nella Milano degli anni ’60 che vi ho appena descritto, è stata la genesi del mio percorso verso la scrittura. Era il mio rifugio segreto dove riposare i pensieri, sognare mentre leggevo con assoluto stupore libri nuovi, e dove ho timidamente iniziato a cercar parole, le mie parole, scritte con calligrafia incerta di bambina che amava la stilografica rossa con inchiostro blu, in compagnia della carta assorbente bianca.
Un po’ di arancione, di bianco, di rosso e di blu l’ho ritrovato poi nella copertina del mio primo libro edito di poesie Kairòs.
Nel mio percorso di scrittura ci sono state piacevoli sorprese riguardo ai premi letterari . Il primo premio è stato nel 1993 con il racconto Gita al porto poi dal 2009 ne sono seguiti altri sia di poesia che narrativa.
Il 31 marzo 2012 è stato molto emozionante presenziare alla Sala Promoteca in Campidoglio per la premiazione di Sogno amaranto – giunto 9° su 350 partecipanti – al Premio Internazionale Alberoandronico.
A seguire finalista al Premio San Valentino di Terni e la Menzione d’onore con medaglia al Premio “Un libro amico per l’inverno” nel 2014.
Nel febbraio 2016, è uscito in libreria, Luce e fiamma, raccolta poetica edita da Leone Editore.
La raccolta ha come filo conduttore l’amore in senso lato e il dolore riconoscibile e condivisibile in realtà antiche e moderne. La luce e la fiamma, come spiego nell’introduzione, sono alla fine il dritto e il rovescio della stessa medaglia. E, come ben introdotto nella prefazione di Michele Delpiano, in questa raccolta è forte la spinta spirituale, la ricerca interiore di una consapevolezza originaria, ma spesso non riconosciuta. In breve, la luce e la fiamma si fondono, così come nella nostra condizione spirituale e carnale al contempo.
Questa silloge mi ha dato subito qualche soddisfazione ottenendo il terzo posto al premio I libri di Morfeo e il quarto posto al premio Prato un tessuto di cultura e la Menzione d’onore al Premio Antico Borgo di La Spezia.
Sul web sono state pubblicate già diverse interviste che mi hanno somministrato in ambiti diversificati e in momenti differenti.
Sono stata entusiasta di aver partecipato a progetti di scrittura a più voci. E posso dunque dire che vari sono stati i libri ai quali ho contribuito con i miei scritti.
Nel mese di novembre 2011 è uscita l’antologia poetica collettiva La giusta collera, editata con CFR Edizioni di Gianmario Lucini.
Un’eterogenea e stimolante raccolta di poesia sociale che porta il sottotitolo di Poesie del disincanto. Poesie che vanno in profondità e non si limitano alla indignazione come è ben specificato in questo articolo pubblicato sul mio blog.
A seguire, a luglio 2012, dodici autori, me compresa, hanno voluto riflettere sui social network, su quanto e come questa realtà mediatica ci ha cambiato la vita. Racconti su questo tema pubblicati, dapprima in e-book e poi su carta, dalla casa editrice ARPANET di Milano. Una raccolta agile e interessante che porta il titolo Sono tutto ciò che vedi attraverso i tuoi occhi.
Nel mese di novembre 2012 è invece uscita una raccolta di racconti dal titolo Crisalide. È nata dalla collaborazione di quattordici autori che hanno voluto riflettere e scrivere sul malessere economico e sociale, in modo disincantato ma costruttivo, con scelte stilistiche diversificate.
Un’esperienza molto formativa è stata la mia collaborazione con il comitato di lettura della casa editrice Parole sparse, che mi ha dato la possibilità di crescere anche da un punto di vista redazionale. Dal 2018 sono membro di giuria per la sezione Poesia inedita del Premio letterario ALI penna d’autore; sezione racconti inediti del Premio Letterario Fahrenheit 451 e della sezione racconti inediti per due edizioni, poesia dialettale e successivamente narrativa edita del Premio Letterario Albiatum.
A completamento delle notizie più recenti sulla mia attività letteraria, posso aggiungere di essere membro del direttivo dell’Associazione Culturale Fahrenheit 451, Amici della Biblioteca di Vimercate e, come significative esperienze passate risalenti al 1983, presidente della Biblioteca Civica di Bernareggio con responsabilità di ordine culturale e gestionale.
Successivamente, dal 31 maggio 1984 ho abitato, studiato e lavorato a Londra per cinque anni e, dal mio rientro in Italia, ho principalmente lavorato come traduttrice-interprete in vari ambiti.
Ora continuo a leggere seduta in un’altra poltrona. In un angolo della mia casa dove si è aggiunta una scrivania che è diventata il mio rifugio segreto, come già l’avevo nella mia infanzia.
Bellissima questa pagina di presentazione, la trova di grande spontaneità, immediatezza e velata dolcezza. Visiterò con attenzione tutto.
Grazie davvero di essere passato di qui. Ci teniamo sicuramente in contatto.
Molto bella la tua pagina di presentazione! spiega in poche parole chi sei, che cosa ti ha portato a diventare scrittrice. Insomma breve, ma ricca di particolari!!!! Brava!!!!!!!!!!!!!
Grazie!
Che bella questa presentazione: le tue parole sono capaci di trasmettere armonia ed emozione allo stado puro. Bella grazie alla tua bravura.
Non è semplice descrivere se stessi e il proprio rapporto con la scrittura. Sembra banale ma non è così, soprattutto se sì persegue un rapporto autentico con i propri lettori e amici. Grazie di essere passata di qui. Ti aspetto ancora.
Toccanti le tue parole, trasudano tutto l’amore per la lettura e la scrittura che nutri fin da piccola. Pregevoli i tuoi libri; sei una scrittrice di eccezione e una donna autentica, senza sovrastrutture, estemporanea, immediata, di grande impatto emotivo. Con affetto e stima. Gio’
Scritto da te questo commento mi lascia basita e grata.
Nossa Cinzia, gostei de mais da pagina agora posso ficar ainda mais perto de voce. obrigado por me convidar a ver e viver a poesia. um grande abraço
Querido Wesley, poesia salva vidas. Nunca se esqueça disso. Um abraço.