Il contrappasso come pena e come passo di danza. Tutto questo è ben sviluppato nel libro di Matteo Bordiga e nelle ballate del CD allegato.
È forte e chiara l’impronta di deandreiana memoria di questo lavoro, musicale ed editoriale, che reputo decisamente di ottimo livello. Le poesie (quasi tutte in forma di ballata) si leggono da sole e sono piene di spunti di riflessione sulla vita vera, vissuta, con le sue luci e le sue ombre. L’incanto avviene poi con l’ascolto delle stesse, musicate e cantate egregiamente da vari musicisti di diversa estrazione ma di eguale bravura. Un CD che è una vera rivelazione al primo ascolto e che si riascolta più e più volte, non solo per il piacere della musica, ma soprattutto per riflettere sulla difficoltà dell’essere umano di mantenersi integro ed in equilibrio con la mente e con il cuore.
Sono tantissime le citazioni che potrei proporvi come aforismi ricchi di significato ma che, ovviamente, non rivelerò per non guastare la sorpresa del vostro ascolto e della personale lettura. Mi limito quindi, dicendovi che vi si aprirà una finestra sulla realtà, tanto antica quanto attuale, che potrebbe/dovrebbe indurvi a pensare e riconsiderare la vita, vostra e altrui, e ripensare il cammino che avete intrapreso per capire meglio chi siete e dove state andando. E come solo i migliori poeti sanno fare, vi si paleserà uno sguardo disincantato, quindi sia dolce che implausibile, sul mondo interiore così come sulla realtà che ci circonda. E tra i nostri fantasmi e le nostre paure, ci apparirà, tra i versi e le note, uno spiraglio di nuova luce.
Luce, sì, come quella del Natale. E se avete bisogno ancora di qualche regalo, per voi stessi e per gli altri, non esitate a procurarvi Le sette note del contrappasso giacché, ve lo assicuro, non ve ne pentirete.