Non voglio pensare alle tue frasi celebri ma al tuo sorriso. Voglio ricordarmi del tuo entusiasmo, della tua forza d’animo e di volontà. E del dolore che è diventato musica. Sicuramente. Ti ha dato la forza di trasformare un’insistente domanda, alla ricerca di un perché a tutti i costi, in una risposta di bellezza. Unica e universale come solo la musica, e la tua in particolare, poteva dare.
Voglio ricordarti come esempio di persona insuperabile. Altro che disabile! Hai saputo stare sempre nel presente e sei riuscito, attraverso la tua arte, a trasformare la vita di tutti.
Voglio anche ricordarmi della tua disciplina nell’arte e della tua determinazione nella tua vita. E dunque nella musica, perché questa era vita. Per te e per noi. Continuerai ad essere, ad esserci attraverso la tua musica.
Grazie maestro di musica e di vita. Unico. Umile ma geniale. Ci sorridi da lassù. Indimenticabile e luminoso. E d’ora in poi, mentre scriverò e ascolterò musica, ti penserò un po’ di più. E ti ricorderò. Armoniosa e grande anima gentile. Ciao Ezio! Concludo con parole tue pubblicate in questa ultima Pasqua
Amen…
un ricordo bello e pieno
anche di dolore liberatorio
il nostro regalo per oggi
Grazie Cinzia! Bellissimo commento, posso condividere?
Certo! Grazie a te.