Che bello ritornare dopo tanto fecondo silenzio
ritrovare la voglia di sporcare carte con inchiostro vivo
di parole, palpiti, sangue e sudore
congiungere la terra al cielo ed apprezzare di rimanere così
sospesi tra il respiro pieno e la pienezza del presente
il respiro mancato e la paura del momento dopo.
Che utile ritornare a ritrovar parole che si spandono
tra le mura dell’universo interiore
tra l’immensità dell’universo condiviso.
Condiviso come la poesia mia e di tutti
condiviso come tutto che è sempre e solo
poesia.
Questione di occhi, questione di cuore,
questione solo di fame di parole.