Le affinità alchemiche

Utile immergersi in questa storia se si è mamma come me, quindi un romanzo non necessariamente per giovani lettori. La storia narrata è certamente particolare ma, non riconoscendomi per età nei protagonisti, l’ho letto con lo sguardo da mamma e l’ho considerata una lettura utile per entrare meglio nel mondo giovanile.

Uno spaccato del modo di vivere e dei (dis)valori di una generazione che ha priorità certamente attuali ma distanti dalle mie. Un mondo narrato che rispecchia la realtà di una gioventù per la quale tutto è concesso e possibile, senza scrupoli di sorta.

Il titolo riprende con molta audacia e un po’ di spavalderia le affinità elettive di Goethiana memoria, senza davvero esserne le affinità alchemicheall’altezza. Il linguaggio è capriccioso come la protagonista Selvaggia: passaggi arditi dal linguaggio colto alle parolacce, dall’anglicissimo parents ad un gergo non immediatamente comprensibile, e il tutto condito da richiami eruditi e ad intermittenza da periodi debordanti.

La storia si trascina un po’, pertanto il libro nel complesso è piuttosto corposo e con una narrazione dilungata che rende la lettura ampollosa e prevedibile a più riprese. La storia d’amore ha tutti i palpiti, le gioie e le difficoltà di qualsiasi amore giovanile ma, essendo così particolare e proibita, funge da calamita per lettori affamati di qualcosa di appetibile e diverso ma romantico.

Tutto ben architettato come le già note Cinquanta sfumature di grigio di Mondadoriana memoria, guarda caso.

Ho dovuto impormi di arrivare alla fine, come l’appena altro citato best-seller, per capire che si può scrivere tutto e il contrario di tutto, purché sia ai limiti e con una sostanza impalpabile che fa da collante non si sa bene a quale effimero significato. E come ciliegina sulla torta il mio amato Shakespeare mi fissava, allibito e perplesso.

 

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l'autrice

Traduttrice ma soprattutto poetessa e scrittrice.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti ed è attiva in varie associazioni culturali e membro di giuria in vari concorsi letterari.

1 commento su “Le affinità alchemiche”

  1. Buongiorno, e grazie, intanto, dell’ospitalità.
    Mi chiamo Chiara Malerba, e credo di aver capito cos’ha, di tanto strano, “Le affinità alchemiche”, e perché sembra così difficile da afferrare. Se Le interessa, con il titolo “Gesù, fate postmoderna luce!”, ne parlo qui:

    http://www.facebook.com/leAffinitaAlchemiche

    Grazie della pazienza.

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