Passato di moda

Passato remoto, questo sconosciuto.

Si sa, al Nord non è mai stato molto usato, al Sud è il contrario.

Ma ai tempi di Twitter?

Io credo che si tenda a non usare più il passato remoto, indifferentemente nella lingua scritta e parlata, perché è cambiata la percezione del tempo in questa nostra vita frenetica in cui tutto è già subito vecchio. Comoda la contemporaneità, ma poi siamo in un presente senza fine, non abbiamo più coscienza del nostro tempo e delle nostre azioni.

Panta rei, no more!

Non è più tutto scorre ma bensì tutto corre, senza mai voltarsi indietro.

Agli scrittori l’ardua responsabilità di rendere giustizia ai ricordi e al ritmo di un testo che rispetti la giusta scansione temporale. Un’inversione di tendenza, necessaria.

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l'autrice

Traduttrice ma soprattutto poetessa e scrittrice.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti ed è attiva in varie associazioni culturali e membro di giuria in vari concorsi letterari.

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