Scritto da Don Luigi Sturzo e pubblicato sul quotidiano Popolo e Libertà nel novembre del 1948. Meditiamo gente, meditiamo!
C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. (…) La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune.
In particolare:
1- E’ prima regola dell’arte politica essere franco e fuggire l’infingimento; promettere poco e mantenere quel che si è promesso
2- Il silenzio è d’oro specialmente in politica: oggi si parla troppo, e quindi si usano verità, mezze verità, verità apparenti, infingimenti e menzogne
3- Avere cura delle piccole oneste esigenze del singolo cittadino come se fosse un affare importante è buon metodo in politica
4- Non ti circondare di adulatori. L’adulazione fa male all’anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà
5- Rigetta, fin dal primo momento che sei al potere, ogni proposta che tenda alla inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico
6- La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai, ma cogliere il momento buono per il premio o per la punizione
7- Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici; mai dei favoriti
8- E’ meglio tenere lontano i parenti dalla sfera degli affari statali, a meno che non siano già nella carriera per meriti propri
9- Non è da disdegnare il parere e l’ausilio delle donne savie che si interessano ai pubblici affari. Esse vedono le cose da punti di vista concreti che possono sfuggire agli uomini
10- Fare ogni sera l’esame di coscienza è buona abitudine anche per l’uomo politico.
Grande Post! di attualità totale… essere franco (vedi indagini), silenzio è oro (vedi dibattiti), vantaggio politico (leggi i giornali), la pazienza (vedi dibattiti), i parenti fuori (vedi indagini) e non si finirebbe. La politica sarebbe realmente la disciplina più nobile in cui confluiscono le conoscenze più preziose, eppure siamo allibiti in questa società dove si evince che il male sociale è la politica stessa.
A me non piacciono le polemiche fini a se stesse, ma mi piace proporre soluzioni.
Direi di partire dal rinnovare la classe politica. I giovani al governo. Giovani preparati, dinamici e forti.
Inizierei da qeusto punto.
Tu Cinzia cosa proporresti?
Sono d’accordo con te purché i giovani preparati, dinamici e forti siano equamente uomini e donne ed aggiungerei il senso etico come guida costante nelle scelte.