Nata il 21 a primavera

Il ventuno marzo è un giorno doppiamente prezioso perché è il compleanno di Alda Merini ed anche la ricorrenza della Giornata Mondiale della Poesia.

Alda quest’anno avrebbe compiuto ottant’anni. Sono tantissime le iniziative messe in campo per ricordare sia la Poetessa che la Poesia. Poetessa volutamente con la P maiuscola perché, a mio non unico parere, credo la che si possa egregiamente mettere accanto ai miei amatissimi Montale, Quasimodo e Ungaretti.

Riguardo ad Alda ho un grande rimpianto: la possibilità di poterla conoscere di persona, nella sua casa sui Navigli, negli anni novanta. In quegli anni lavoravo a Milano, e mi spostavo quotidianamente con il treno e la metropolitana dalla mia abitazione verso il centro della città. Tra i tanti, un mio saltuario compagno di viaggio, era Alberto Casiraghi, fondatore della casa editrice PulcinoElefante, che frequentava Alda regolarmente. A distanza di anni è tuttora un ricordo molto vivido l’invito di Alberto, in una limpida mattina di aprile: noi due in piedi, uno di fronte all’altra, in metropolitana. Un invito che mi dispiace di non aver raccolto ma l’idea in quel periodo mi allettava e mi spaventava allo stesso tempo. Evidentemente all’età di trent’anni non ero pronta per un incontro così.

Il seme della poesia però aveva ormai messo radici in me, ed è proprio di quell’anno la scrittura di Dies Natalis, i versi che danno il titolo alla mia raccolta che ha visto le stampe l’anno scorso. Era quello anche un periodo di ricerca di senso nella mia vita e segnava l’alba di un rinnovato risveglio spirituale. E mi sono sentita allora e, ancor più oggi, mi sento vicina ad Alda che in Spavento di Maria scrive:

La fede è una mano che ti prende le viscere, la fede è una mano che ti fa partorire.

Il suo senso del sacro non sottendeva la dottrina e l’ufficialità della chiesa quanto piuttosto un’idea di Dio che ti tocca l’anima: te la tocca come la Poesia che oggi si vuol celebrare. Un’anima toccata mentre i versi vengono scritti e ugualmente mentre gli stessi vengono letti.

A proposito di libri, è mia intenzione farmi un regalo per questo doppio avvenimento: voglio leggere il libro Eternamente vivo edito da Frassinelli nel 2010.

Vivere eternamente: in Dio, nella poesia che sempre eterna rimane, per nostra grande fortuna.

Buon compleanno Alda,  buona primavera: che sbocci sempre la Poesia nella nostra vita.

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Strana storia questa del mio libro Cuore

Intervista pubblicata sul blog “Pane e Paradossi”

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l'autrice

Traduttrice ma soprattutto poetessa e scrittrice.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti ed è attiva in varie associazioni culturali e membro di giuria in vari concorsi letterari.

3 commenti su “Nata il 21 a primavera”

  1. Ottimo articolo Cinzia! credo non sia così importante conoscere un grande poeta di persona perché le sue grandi poesie annientano questa mancanza. Credo sia così per Alda Merini, anche se non la conosci, di lei sai tutto leggendola.

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    • Assolutamente sì. Proprio ieri ho finito il libro “Eternamente vivo” nel quale ho trovato delle liriche inedite assolutamente illuminanti. Ho visto in tutta tranquillità il breve dvd allegato con bellissime immagini in bianco e nero. La scena che mi ha colpito di più in assoluto è il suo volto in lacrime e le sue parole: “Tutti vogliono essere Alda Merini ma non sanno quanto ha sofferto per diventare Alda Merini”.

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